Fuorinorma a L’ISOLA DEL
CINEMA
Dal 1 al 5 agosto 2022
Cinelab, ore 21
Fuorinorma promuove una selezioni
di film recenti di autori italiani, di lungo, medio e cortometraggio, di
finzione, documentari, sperimentali, di animazione: tutti caratterizzati da una
ricerca originale di nuovi modi espressivi e di temi inconsueti. Queste opere
sono esempi di opposizione creativa a un cinema italiano altrove stanco e ripetitivo,
ormai privo di ambizioni artistiche. Nei film che qui proponiamo, come in altri
che abbiamo proposto e che proporremo, si respira invece innovazione, felicità
di dialogare con gli spettatori in maniera diversa, progettualità utopica:
segnali concreti che indicano nuove forme del nostro cinema.
1 agosto
L’INCANTO
di Chiara Caterina in presenza dell’autrice
Italia, 2021, 25’
Regia e
fotografia:
Chiara Caterina; suono: Mirko Fabbri; montaggio Valentina
Andreoli; produzione: Chiara Caterina; coproduzione: Luca Mosso
Le voci di
cinque donne riempiono lo spazio sonoro del film tessendo i fili di una trama:
una legge i tarocchi; la sopravvissuta del “Massacro del Circeo”, uno degli
episodi di rapimento e violenza più efferati della cronaca nera italiana,
risponde alle domande di un giornalista; una accusata dell’omicidio di quattro
persone viene interrogata dai magistrati; una racconta del suo rapporto con la
morte, mentre un’altra cerca nella pratica religiosa una risposta alla
violenza. Queste voci fanno emergere, in modi diversi, il rapporto alla vita
attraverso il discorso sulla morte.
ITALIA, IL FUOCO, LA
CENERE (evento
speciale)
di Céline Gailleurd e Olivier Bohler
Francia-Italia, 2021, 94’
Regia,
soggetto, sceneggiatura: Céline Gailleurd e Olivier Bohler; con: Isabella
Rossellini (voce narrante v.it.), Fanny Ardant (voce narrante v.fr.);
musiche originali: Lorenzo Esposito Fornasari; montaggio: Céline
Gailleurd Olivier Bohler, Léo Richard, Thomas Glaser; prodotto da:
Articolture e Nocturnes Productions; in associazione con: Luce; con
la partecipazione di: Eye Filmmuseum Netherlands, Cineteca Italiana; distribuzione
italiana: Luce
Un viaggio documentato, lirico e
visionario dentro un universo troppo spesso sconosciuto: le origini del cinema
muto italiano. Un’arte e un’industria folgoranti, che hanno fatto brillare le prime
dive internazionali, dato vita a peplum, melò e film avventurosi, e lanciato i
primi registi. Nel suo mondo di fasti e deliri romantici, tra il simbolismo di
Verdi e il decadentismo dannunziano, ha goduto di fama internazionale,
affascinando folle, intellettuali e artisti di tutta Europa, fino ad arrivare negli
Stati Uniti e in Sudamerica. I protagonisti di Italia, il fuoco, la cenere
sono registi e registe, attori e attrici, tecnici e critici che hanno
contribuito all’esuberante originalità di quel cinema. Raccontato dalla voce di
Isabella Rossellini per l’edizione italiana, che interpreta le eccezionali immagini
d’archivio – di cui molte inedite e rare – attraverso le parole originali di
chi ha contribuito e assistito a quella rivoluzione estetica e culturale, il
film fa riaffiorare un’epoca di splendori e la storia di un paese che presto
cadrà nel baratro del fascismo. Un’arte dedita al sublime, alla raffinatezza e
alla morte, dalle cui ceneri rinascerà una delle più grandi cinematografie del
mondo.
2 agosto
RONDÒ FINAL
di Gaetano Crivaro, Margherita Pisano, Felice D’Agostino in presenza degli
autori
Italia, 2021, 51’
Regia e montaggio: Gaetano Crivaro, Margherita Pisano, Felice D’Agostino; sceneggiatura:
Gaetano Crivaro, Margherita Pisano; voci: Pierluisa Castiglione, Sacko
Souleiman; suono: Margherita Pisano; premontaggio: Luca Carboni,
Alberto Diana, Arturo Lavorato, Margherita Riva, Vittoria Soddu; mix:
Stefano Grosso; prodotto da: Film/L’Ambulante; con il sostegno di: Società Umanitaria - Cineteca Sarda; con la partecipazione di: Virages
Cento anni
di immagini cercate e ritrovate, frammenti di pellicola, film di famiglia,
pixel; segni e simboli di un rito che si ripete fuori dal tempo e che porta con
sé le maschere di dominazioni, passate e presenti, di un’isola: la Sardegna.
Cosa sfugge? Cosa resta? Sono la domanda e la risposta alla base del montaggio:
un incontro di sguardi in differita che rinnova e rifonda un tempo e uno spazio
altro, sospeso tra sogno e ricordo.
I GIGANTI
di Bonifacio Angius in presenza dell’autore
Italia, 2021, 79’
Regia,
fotografia e montaggio: Bonifacio Angius; sceneggiatura: Bonifacio Angius,
Stefano Deffenu;
con: Bonifacio Angius (Massimo),
Stefano Deffenu (Stefano), Michele Manca (Andrea), Riccardo
Bombagi (Riccardo), Stefano Manca (Piero), Noemi Medas; scenografia:
Salvatore Angius, Luca Noce; costumi: Eugenio Accadi; musiche:
Luigi Frassetto; produzione e distribuzione: Il Monello Film
Cinque
vecchi amici si ritrovano in un casolare sperduto. Tutti hanno alle spalle
fallimenti di vario tipo: economici, sentimentali, problemi con la giustizia.
Nell'isolamento della campagna, storditi dall'uso continuo di alcol e droghe,
iniziano a rievocare le proprie storie e i ricordi dolorosi, entrando in una
spirale di autodistruzione di fronte alla consapevolezza delle proprie
sconfitte e della propria solitudine.
3 agosto
ADDIO AL PADRE
di Sebastiano d’Ayala Valva in presenza dell’autore
Italia, 2022, 48’
Regia, fotografia,
suono, montaggio, produzione: Sebastiano d’Ayala Valva
Un figlio
è al capezzale del padre, ormai giunto alla fine della sua vita.
Qualche
anno dopo averla girata, decido di tornare su questa immagine cruciale della
mia esistenza. Diventa il punto di partenza di un
film epistolare rivolto a mio padre, un architetto che ha dedicato la sua vita
alla sua arte, spesso a discapito di chi gli era vicino. Tra paura e amore,
ammirazione e rifiuto, questa lettera è un tentativo di continuare un dialogo
dopo la morte, un ultimo riavvicinamento al padre, prima di allontanarsene per
sempre.
FORTEZZA
di
Ludovica Andò e Emiliano Aiello in presenza degli autori
Italia, 2019, 72’
Regia: Ludovica Andò, Emiliano
Aiello; sceneggiatura: Ludovica Andò, Emiliano Aiello con la
partecipazione dei detenuti attori; fotografia: Stefano Tria; suono:
Riccardo Valeriani; musica Andrea Pandolfo; montaggio: Luca
Bellino; montaggio del suono e mix: Marzia Cordò, Giancarlo
Rutigliano, Stefano Grosso, Valeria Angelini; color: Fabrizio Mambro; prodottoda: Associazione Compagnia Sangue Giusto; in collaborazione con:
CPA-Uniroma3
Interamente
girato all’interno della Casa di reclusione di Civitavecchia, con protagonisti
e co-autori i detenuti stessi, Fortezza è la rilettura di uno dei più
importanti romanzi del Novecento: Il deserto dei Tartari (1940) di Dino
Buzzati. Tre soldati giungono in un presidio militare solitario e ormai privo
di ogni funzione difensiva. Qui il tempo è fermo e scandito da rigidi
regolamenti, dinamiche di potere, ozii e abitudini radicate. Nell’attesa vana
di un nemico che non verrà, i militari si consumano tra il bisogno di dare un
senso alla loro permanenza e la resistenza all’attrazione che questo luogo
opera su di loro.
4 agosto
PRINCESA
di Stefania Muresu in presenza dell’autrice
Italia, 2021, 49’
Regia e
fotografia:
Stefania Muresu; sceneggiatura: Stefania Muresu, Fabian Volti; con:
Favour Osazuwa, Suor Regina Sanna, Julieth N. Edward, Eliana Vacca, Loveth
Osazuwa; suono: Jacopo Bonora, Enrico Masi, Stefania Muresu; musica:
Carlo Doneddu; montaggio: Enrico Masi, Stefania Muresu; produttori:
Stefano Croci, Stefano Migliore; produzione: Caucaso; in collaborazionecon: Roda Film
Princesa è
una giovane nigeriana arrivata in Sardegna, vittima della tratta di esseri
umani. Nell'isola esiste il sincretismo fra le credenze di un animismo
primitivo, i culti cristiani e quelli recenti della chiesa evangelica
nigeriana. Il volto di Princesa riflette un mondo interiore dominato dalla
paura, il distacco dalla propria terra e il desiderio di riscattarsi. Un
filmato realizzato durante un rito funebre nigeriano e la sequenza di un drama
nollywoodiano custodiscono le tracce biografiche della protagonista. Princesa
ha fatto una scelta, ma non è ancora libera.
ZEUS MACHINE
di
Zapruder (Nadia Ranocchi, David Zamagni)
2019, 74’
Regia e sceneggiatura,
montaggio: David Zamagni, Nadia Ranocchi; fotografia: Monaldo
Moretti; suono: Mattia Dallara e Zapruder; interpreti: Sergio
Fantoni (voce di Ercole Farnese), Paolo Zanfanti, Mirco Zanfanti,
Ginevra Rohr, Enrico Zoffoli, Francesca Ricci, Bastien Meunier, Luca Cavina,
Paolo Mongardi, Jonathan Aadne Stokka; produzione: Zapruder film; coproduzione:
In Between Art Film
Il primo
Invincibile della storia è Ercole, l’eroe delle fatiche. Lo vediamo galleggiare
attorno all’orbita terrestre, in attesa di toccare terra per entrare in azione.
Lo ritroviamo nelle pose di un lottatore e di un futuro torero. Il suo mito lo
tramanda come un vincente, anche se il suo cammino è messo in costante
difficoltà dagli dèi che lo costringono ad attraversare continue prove. Zeus
Machine è una “macchina” che registra l'esperienza del nostro movimento nel
tempo e nello spazio attraverso le avventure di Ercole: un flusso discontinuo
di eventi in cui le tracce di una civiltà remota appaiono nella vita quotidiana
e nei suoi riti. Con umorismo e leggerezza il film sperimenta molteplici forme
espressive, e tra immagini e suono, slapstick e performance, luoghi anonimi e
stravaganze umane compone una narrazione capace di “giocare” con lo spettatore
ridefinendo i contorni del reale.
5 agosto
RE-FLUO
videoperformance
di Francesca Fini
Italia, 2022, 6’39’’
RE-FLUO è un
progetto che indaga la tecnologia di fotogrammetria basata sull'intelligenza
artificiale che incontra caos ed errori.
Cosa succede
quando facciamo un “selfie” con uno scanner 3D? Innanzitutto,
dobbiamo pensare che non saremo più proiettati, cellula per cellula, pixel per
pixel, su quello schermo invisibile e bidimensionale che idealmente ci separa
dal cellulare. Dobbiamo muoverci, lasciarci esplorare lentamente, centimetro
dopo centimetro. Dobbiamo svelare i nostri corpi e girarci per rivelare gli
interstizi. La fotografia 3D è un'esperienza dinamica, empirica: una danza con
la luce che fa affidamento sull'intelligenza imperfetta del dispositivo, che
interpreta, percepisce, ricostruisce e mette insieme il nostro simulacro
frammentario. E cosa succede se si decide di sollecitare il dispositivo verso
imperfezioni e glitch, abbracciando la bellezza del caos e dell'errore
PARADISE LOST
di
Francesca Fini in presenza dell’autrice
Italia, 2022, 7’
Una strana
creatura si aggira in un paesaggio onirico e misterioso che sembra sul punto di
scomparire al primo soffio di vento. Questo film di animazione nasce dal mio
desiderio di raccontare un sogno ricorrente. In questo sogno, la spiacevole
sensazione di cadere nel vuoto – che tutti abbiamo provato almeno una volta –
sfuma nel sentimento di precarietà e incertezza che caratterizza i nostri
tempi. Dalla pandemia alla guerra in Ucraìna, l'attualità sembra segnare una
sorta di conto alla rovescia verso il nulla. Questo scenario alienante e
onirico è abitato da strane e fantastiche creature a cui affido il compito di
preservare l'essenza stessa della nostra natura animale.
QUELLO
CHE VERRÀ È SOLO UNA PROMESSA
di Flatform
Italia,
2019, 20’
Regia,
fotografia, montaggio:
Flatform; compositing ed effetti visivi: Stereomatrix
(Reinier Van Brummelen, Neda Georguieva); effetti visivi aggiuntivi:
Blue Pill FX Milan; suono: Wiebe de Boer
In un lungo
piano sequenza attraverso l'isola di Funafuti si avvicendano fluidamente lo
stato di siccità e quello di allagamento, e viceversa, senza interruzioni. I
luoghi e le azioni dei suoi abitanti, nel costante e scorrevole movimento da
uno stato all'altro, mettono a dimora le due situazioni ricorrenti dell'isola:
quelle dell'attesa e della sospensione. Funafuti, nell'arcipelago di Tuvalu, è
teatro da qualche anno di un fenomeno unico: per effetto dell'innaturale
surriscaldamento del mare l'acqua salata risale dal sottosuolo, sgorga
attraverso le porosità dei terreni e li allaga mettendo a rischio il futuro
della vita sull'isola.
IL
SECONDO PRINCIPIO DI HANS LIEBSCHNER
di Stefano P. Testa in
presenza dell’autore
Italia, 2020, 88’
Regia,
sceneggiatura e montaggio: Stefano P. Testa; fotografia: Andrea Zanoli; design
del suono: Alberto Ricca; musiche: Sonars, The Honolulu, Luca Severino;
mix: Nicola Gualandris; produttore: Andrea Zanoli; assistenti
di produzione: Martina Fiorellino, Giulia Esposito; produzione e
distribuzione: Lab 80 Film
Johannes
“Hans” Liebschner ha filmato la sua vita dal 1963 al 2012. Classe 1927, era
giunto in Italia per la guerra e ci è rimasto per amore di Iole, giovane
bergamasca, dalla cui unione sono nati cinque figli maschi. In cinquant’anni di
riprese amatoriali Hans realizza l’intimo racconto di una famiglia unita e
felice, ma nel 2013, anno della sua morte, i suoi filmati finiscono in vendita
in un mercatino dell’usato. Chi è stato a disfarsi di quei preziosi ricordi? I
figli Klaus e Peter tentano di svelare il mistero, ripercorrendo la storia di
una famiglia che attraversa le trasformazioni sociali e culturali a cavallo del
terzo millennio, incrociandosi con l’evoluzione tecnologica ed espressiva del
cinema amatoriale.